Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno X - n.43 - Gennaio - marzo 2015
GALLERIE IN RETE 

PROPOSTE DI ARTE CONTEMPORANEA

"Francia- Italia durante la Grande Guerra" , raccontata dai giornali e dalle illustrazioni Istituto Italiano di Cultura- Paris
di Carmelita Brunetti




Mai come oggi, in un clima culturale violato nella libertà di stampa (mi riferisco al massacro a Parigi il 7 gennaio scorso nella redazione dello storico settimanale satirico Charlie Hebdo), una mostra dedicata alla stampa di giornali d’epoca italiani e francesi dedicati alla Grande Guerra è un’occasione di riflessione sui tempi che cambiano e sulla difficoltà di esprimere liberamente le proprie opinioni. Un salto indietro nel tempo, nella memoria storica, negli eventi che segnarono un forte cambiamento sociale, politico ed economico nei Paesi coinvolti nel conflitto, è visitare la mostra, intitolata “Francia- Italia: i giornali della Grande Guerra”, allestita nei suggestivi ambienti dell’Hotel de Galliffet , Istituto Italiano di Cultura a Parigi, diretto da Marine Valensise, donna colta e raffinata. La collezione appartiene al giornalista Alberto Toscano, gentilmente concessa per la realizzazione dell’evento, grazie anche alla collaborazione con la Missione per il Centenario Joseph Zimet.
Il percorso visivo è molto interessante: colpiscono soprattutto le illustrazioni d’epoca nelle prime pagine dei quotidiani nazionali francesi e italiani. Ricordare con articoli di giornali come l’Italia sia stata una nazione che in un primo momento ha mostrato una difficile relazione con la Francia e che solo più tardi ha trovato una riconciliazione, apre a spunti di riflessione per meglio comprendere il rapporto fra “le due sorelle latine”.
La mostra si suddivide in sette sezioni a partire dal 1893 fino alla fine della Grande Guerra.









Sfilano nelle teche diverse testate francesi, come Le Temps e Excelsior, Le Monde, Le Petit Parisien, Le Petit Journal, Le Matin, Le Journal; le testate italiane, come il Corriere della Sera, la cui diffusione conta più di 400 mila copie, La Stampa di Torino, il quotidiano romano Il Giornale d’Italia, La Gazzetta del Popolo di Torino, L’Avanti, Il Popolo d’Italia, La Tribuna illustrata, La Domenica del Corriere. I supplementi illustrati, che spesso sono vere opere d’arte, andavano a ruba, perché la gente voleva sapere cosa succedesse durante il conflitto e l’immagine spiegava facilmente l’evento anche senza bisogno di leggere.
Anche gli artisti si sono fatti conoscere realizzando dal fronte o dalla Redazione giornalistica schizzi e disegni per le varie testate. Il pittore e illustratore più celebre in Italia, diventato l’icona della Domenica del Corriere, è Achille Beltrame (1871-1945); in Francia è Georges Scott (1873-1943) l’illustratore più famoso per il giornale L’Illustration. Scott realizzò anche i disegni sulle Dolomiti, il ritorno dall’Alsazia alla Francia. Molto raffinata è anche la serie di disegni realizzati da Ambrogio Lombardi per “La Domenica Illustrata”: la differenza fra le illustrazioni di Lombardi e quelle di Beltrame è notevole, soprattutto per l’effetto scenografico e coloristico. Beltrame regala modelli più realistici e pittoreschi, la composizione è densa di pathos, i colori forti creano un effetto quasi sonoro, poichè sembra addirittura di sentire il rumore dei cannoni o l’odore del fuoco mentre cadono a terra i soldati !









L’iconografia delle illustrazioni è variegata: si passa dalle scene di guerra alle figure dei Reali e agli accordi nei trattati. Dopo aver osservato le diverse testate e gli articoli riportati, si evince, come riferisce Toscano nel testo del catalogo realizzato dall’Istituto, che “ l' interesse della stampa italiana nei confronti della Francia copre l’insieme delle ostilità, mentre la stampa francese si occupa dell’Italia soprattutto nei momenti chiave della primavera 1915 e dell’autunno 1917” , ossia l’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Triplice Intesa, con la conseguente apertura di un nuovo fronte nelle Alpi orientali, e la difficile situazione sul fronte orientale, quando la sconfitta di Caporetto fa temere l’avanzata austriaca verso la pianura padana.
La mostra è aperta al pubblico fino al 30 gennaio 2015.



Carmelita Brunetti, specializzata in Psicologia dell'arte, Direttore Responsabile della rivista "Arte Contemporanea".
e-mail:
carmelita.arte@libero.it


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